Apr 27, 2022 | Don
«Chiunque fa il male, odia la luce… Invece chi fa la verità viene verso la luce». Mi ha colpito molto questo parallelo: da una parte il male e dall’altra la verità. Sarebbe stato più logico il bene invece che la verità… E poi: da una parte c’è l’odio verso la luce e dall’altra c’è il venire verso la luce. Sarebbe stato più logico essere nella luce… L’idea che mi sono fatto è che il male è radicalmente negativo, oscurante, annichilente… mentre il bene non è mai colmo, non è mai pienamente raggiunto… Il male toglie luce, fa vivere nelle tenebre, rende tutto nero! Il male è decreazione: se Dio dice “sia la luce”, il maligno dice “spegniamo la luce”! Adamo ed Eva che vivevano alla luce del Padre sono stati portati via dal maligno, in esilio, lontani dalla bellezza… Un’altra sottolineatura che mi preme fare è che il male e la verità non “sono” ma “si fanno”. Il male non esiste in sè: è scelta, è azione, è opposizione deliberata! Così come la verità non è un dato, una condizione, un principio: è piuttosto una conquista, un processo, un percorso… è un autentico venire alla luce! Siamo in cammino: occorre discernere verso dove! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Dirce che possa entrare definitivamente nella luce
Apr 26, 2022 | Don
Nasciamo tutti dal grembo di una donna. Veniamo al mondo senza saper nulla. Man mano che cresciamo prendiamo coscienza della realtà. È sempre una realtà parziale perchè l’esperienza che noi facciamo è limitata nello spazio e nel tempo. Una cosa però apprendiamo molto velocemente: siamo condannati a morire! Molti cercano di superare il problema rimuovendolo, censurandolo… altri stoicamente lo accettano come fatto naturale inevitabile… altri cercano una risposta! Gesù suggerisce una traccia: «dovete nascere dall’alto». Occorre nascere nuovamente secondo una umanità diversa… ma nessuno nasce da solo, per proprio conto! Tutti nasciamo grazie a qualcun altro… è lo Spirito santo che ci da una vita nuova, da figli di Dio! Nascere è iniziare un percorso: la nascita dal grembo di nostra madre ha un destino segnato dalla morte! La nascita dal grembo dello Spirito ha un destino aperto al Padre. Ma come tutti nasciamo e pian piano diventiamo adulti grazie alla cura dei nostri genitori ed educatori: la nostra vita spirituale ha bisogno di cura, di accompagnamento! C’è una gestazione e un percorso complesso, fatto di sinergie diverse: occorre avere pazienza! Rinascere dall’alto è un opera che dura tutta la vita: ed è la storia della salvezza nostra con Dio! Buona giornata
Apr 25, 2022 | Don
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato». Quattro verbi scandiscono l’azione salvifica: andare. proclamare, credere, battezzare. Tre sono espressione di una offerta e uno è atto di adesione personale. Perchè la salvezza possa compiersi è necessario che qualcuno ci raggiunga. Gesù è venuto in mezzo a noi e ha camminato sulle nostre strade per offrirci l’amore del Padre: alla stessa maniera hanno fattoi discepoli andando in tutto il mondo e proclamando il Vangelo. Andare e proclamare è l’unico compito che spetta al discepolo: senza alcuna pretesa di spiegare o convertire… Chi ascolta l’annuncio può scegliere di credere o no! È una possibilità che Dio lascia ad ogni uomo: guai negarla! Vorrebbe dire spegnere e annullare quella che è il proprium della dignità umana! A fronte dell’adesione libera della fede, il discepolo è chiamato a battezzare, a immergere nel mistero di Gesù, colui che vi acconsente. Il credere è essenziale al battesimo… Ahimè, devo constatare che molto raramente avviene così… Mi trovo a battezzare la maggior parte di bambini i cui genitori sono sostanzialmente lontani da una adesione a Gesù! La giustificazione che si adduce è che la grazia può sempre agire… ma senza libertà non è possibile! Chissà qual è la scelta giusta… Buona giornata
Apr 24, 2022 | Don
Continua la celebrazione della Pasqua. Il vangelo narra le esperienze che i discepoli fanno del Risorto. Si ripetono quasi sempre le stesse dinamiche: qualcuno crede e qualcuno no, qualcuno si illumina e qualcuno rimane nelle tenebre.
Non ci sono dati così schiaccianti che impongano una fedegeneralizzata…
Oggi è Tommaso a sospettare della veridicità della risurrezione: ha bisogno di prove più stringenti, segni personalizzati… desidera toccare con mano Gesù vivo. Come biasimarlo? Non credo nemmeno che Gesù si sia arrabbiato nel vedere questa testardaggine! L’importante è che uno voglia vedere!
La fede pasquale è una lotta. Non tanto perché ci sono poche ragioni per credere ma perché la tenebra che avvolge il cuore è davvero fitta… c’è un tappo non negli occhi ma nel cuore! È radicato in noi il dogma della morte: per noi
tutto finisce! E così tutte le forme della presenza del Signore passano inosservate…
Per questo, credo, Gesù come primo dono ai discepoli offre il perdono: è la misericordia che lava dalle colpe e restituisce alla vita vera! Non c’è come il perdono capace di ridare vigore: laddove il peccato semina morte e fa seccare il tralci, la misericordia inserisce linfa nuova capace di far germinare germogli di vita risorta!
Tommaso fa fatica a credere ma non smette di cercare! Il suo cuore è innamorato di Gesù… è un po’ come Maria Maddalena che quando Pietro e Giovanni lasciano il sepolcro, lei rimane lì ad aspettare… sa che il Signore ritorna!
Tommaso non vede Gesù nella prima apparizione ma nella seconda sì: non ha mollato la presa! È tornato alla riunione domenicale dei discepoli a fare memoria della Cena… e lì, gli si è aperto il cuore!
Apr 23, 2022 | Don
Il vangelo di Marco è il più immediato e concreto tra i quattro. Della risurrezione ne parla come una totale incapacità a capire da parte di tutti… non certo cerca di tentare delle spiegazioni per dimostrare qualcosa… Non c’è stupore nella fatica a credere. Anzi, mette sulla bocca il mandato missionario “Andate in tutto il mondo e proclamare il Vangelo ad ogni creatura”. Discepolo di Cristo non è chi ha certezze da vendere, chi pensa di avere la verità in tasca, ma chi si fa compagno di viaggio dei cercatori. Nessuno è chiamato a fare il maestro ma semplicemente a testimoniare la Parola ricevuta. Accettando obiezioni, lontananze, incogruenze, cadute… Perché? Perché si è abituato a guardare la trave che c’è nel proprio occhio e non la pagliuzza che c’è nel fratello. Certo Gesù non manca di stupirsi per la durezza del cuore… Come non capirlo dopo tutti i segni dati per riconoscerne la sua presenza! Annunciamo il Vangelo, così come siamo: servirà più a noi che agli altri! Ricordiamocelo sempre: noi siamo i primi chiamati alla conversione! Ogni volta che la Parola risuonerà sulle nostre labbra saranno le nostre orecchie a sentirla per prima… Buona giornata
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