Continuiamo a leggere il libro di Ezechiele con tutte le sue testimonianza profetiche paradossali: oggi è invitato da Dio a non fare il lutto per la morte della moglie. Sappiamo bene come il rituale ebraico del lutto sia piuttosto elaborato e complesso: Ezechiele non mette in atto alcun protocollo rituale e va in giro per la città come se niente fosse. Ovviamente la gente si interroga su tale atteggiamento: perchè Ezechiele non manifesta alcun pianto e alcun dolore per la morte della moglie? Il profeta agisce in questa maniera per raccomandare ad Israele di non fare alcun lutto nel momento in cui il Tempio del Signore verrà distrutto… Dio non vuole alcuna sceneggiata! Se il Tempio viene devastato non è per una casualità ma per l’indifferenza e l’incuria di Israele nei suoi confronti! Potremmo dirla con il proverbio: “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso“! Questo insegnamento si adatta alla situazione di disagio morale in cui versa la nostra società: ai miei occhi di ormai cinquantenne appare devastante il cambiamento sociale in atto! Sento il disagio di tante persone che non sanno che direzione dare alla loro vita… la situazione non è altro che la conseguenza di scelte fatte… inutile piangere e lamentarsi! Occorre convertirsi! Buona giornata