«Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Sono parole lapidarie che non hanno alcun tono minaccioso ma solo premonitore: Gesù vuole evitarci l’illusione di essere sulla saldezza della roccia mentre siamo sulla precarietà della sabbia. Non ci vuole la laurea in teologia per discernere se la nostra fede è di facciata o di cuore… se basta un piccolo disagio a metterci in crisi e buttare all’aria il nostro rapporto con Dio, è chiaro che tutto è chiaramente superficiale! Mancano tantissime persone in Chiesa di quelle che venivano prima della pandemia: certamente ce ne sono molte che per doverose precauzioni rimangono a casa e pregano nel segreto della loro stanza, vivendo con rammarico la lontananza dalla celebrazione eucaristica… Ma, ne sono certo, la maggioranza ha semplicemente perso l’abitudine della Messa domenicale e ha scoperto che se ne si può  fare tranquillamente senza con nessuna conseguenza di sorta! Praticare la Parola non solo nel senso di realizzarla ma di frequentarla! E la Parola è Gesù… Buona giornata