Nel vangelo di quest’oggi il Signore parla della disfatta di Gerusalemme. Gesù inizia il suo racconto facendo riferimento ad una devastazione della città, circondata dagli eserciti, e continua parlando di vendetta a proposito di fatti che avverranno per l’adempiersi della Scrittura. Ancora parla di grandi calamità e ira contro il popolo, calpestato dai pagani. Ancora si riferisce alla natura e al fatto che anch’essa darà dei segni per indicare i tempi dell’angoscia e della paura, che precederà la morte degli uomini. E tutto ciò dovrà accadere sulla terra!

Certamente di fronte ad una tale situazione la paura e l’angoscia hanno il sopravvento, perché umanamente siamo sopraffatti dal senso di sconfitta e di morte, ma il Signore Dio ci è vicini nella speranza della Salvezza e della liberazione.

Nella parte conclusiva del brano, infatti, la speranza che il Signore infonde ha il sopravvento: ci viene detto che nonostante tutto, nonostante ciò che può capitare nella vita, il Figlio dell’uomo, Gesù Cristo, verrà con grande potenza e gloria, per liberarci dall’oppressione. In quel giorno, che è anche oggi, ci viene chiesto di risollevarci e di alzare il capo, perché la redenzione è vicina. Buona giornata.