Settimo giorno di novena. Dio è sempre più vicino all’uomo. Si avvicina lentamente: gli occhi dell’uomo abituati al buio delle tenebre non potrebbero sostenere l’abbaglio della luce che Dio porta! Dio si addentra nella vita dell’umanità attraverso la ferialità della vita: Maria è nella sua casa di Nazareth, intenta alle faccende ordinarie… Giuseppe è nella sua falegnameria di famiglia… Non è la nomenclatura del mondo ad essere depositaria di una rivelazione particolare: è l’uomo normale… è, potremmo dire nella terminologia biblica, la “carne dell’uomo”! Sì, la dimensione più comune e ordinaria della vita! È il messaggio attraverso il quale comprendiamo che nessuno è escluso dalla visita di Dio. Giuseppe e Maria già stavano progettando di fare famiglia: avevano i loro sogni, i loro desideri da realizzare… hanno detto sì ad una proposta che ha travolto la loro vita e le ha impresso una virata impressionante! Dio si è proposto, non imposto! È stata una proposta, fuori dubbio, impegnativa, per nulla scontata… non veniva promesso loro una vita da sogno ma una vita ordinaria di padre e di madre, non secondo la loro carne ma secondo Dio! Dovevano mettersi al servizio della volontà di Dio e non della loro: grazie al loro sì, la storia è cambiata! Buona domenica!