L’ultimo giorno di maggio è liturgicamente è dedicato alla visita di Maria ad Elisabetta. Dopo che nelle comunità si è recitato ogni sera il santo rosario – dimensione contemplativa – è come se si proponesse una slancio alla missione e alla testimonianza – dimensione attiva -. La vita cristiana è continuamente caratterizzata da questo binomio: accogliere e offrire! Non si può assolutamente scindere le due cose: Maria ne è un esempio meraviglioso! Si muove verso Elisabetta in forza di una accoglienza della grazia alla quale ha consentito! Ed è proprio questa grazia ciò che genera in Elisabetta una esultanza! Elisabetta non esulta perché Maria è andata a bere il caffè da lei ma perché ha dentro di sé un’esplosione di vita che non è possibile contenere… e nemmeno spiegare! È il grembo che sussulta! C’è proprio questa distinzione tra due dimensioni: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio salvatore». Da una parte l’anima – che è la volontà della persona – riconosce Dio come grande e dall’altra lo spirito – che è la parte divina, interiore della persona – gioisce! L’esperienza della gioia non può essere prodotta direttamente dall’uomo! È, invece, una sorpresa, una grazia che capita! È questa la splendida testimonianza che ci offrono oggi Maria ed Elisabetta… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Anna che improvvisamente è stata travolta dalla morte