Quanto ci impegniamo, notte e giorno, per renderci la vita vivibile? Quanti sforzi mettiamo in atto per sfuggire dalla malattia e dalla morte? Credo, davvero, tutte le energie migliori che abbiamo! Eppure, che cosa otteniamo? Qual è il risultato a cui sempre arriviamo? Qualche sparuta soddisfazione, qualche gradevole divertimento, ma, alla fine, il fallimento: la morte! Proprio come ci è raccontato dal Vangelo di oggi: Pietro e i discepoli, dopo gli eventi pasquali, decidono di andare a pescare, arrangiandosi da soli, forti dei loro mezzi e delle loro competenze… «Gesù disse loro: “Figlioli, non avete a da mangiare?”. Gli risposero: “No”». Si può incontrare il Signore, ascoltare le sue parole, gioire e piangere con Lui, e poi vivere come se fossimo dei individui, a prescindere da lui, accontentandoci dei nostri piccoli risultati… tanto d tirare a campare. Ma Gesù non è morto per darci una vita mediocre! Gesù vuole riempire la nostra vita! È la Vita che ci manca… abbiamo il tempo, lo spazio, le cose: ma la Vita? Gesù non ci dice che il nostro impegno non sia buono ma ci spinge ad unirlo al suo! Ci esorta a non fare da soli! Sulla spiaggia del Lago di Tiberiade si mangia il pesce di Gesù con il pesce dei discepoli... questa è l’abbondanza!
p.s. Preghiamo per Antonio, papà di suor Giustina, perchè il Signore lo accolga nel suo Regno di luce
Commenti recenti