Pochi giorni dopo la presa di possesso, Papa Francesco ebbe a dire “Come mi piacerebbe una Chiesa povera per i poveri”. I giornali ne diedero una grande risonanza. Anche certi intellettuali ebbero espressioni di apprezzamento. Chissà perchè… Di certo, il motivo non è da attribuire ad una idea evangelica di povertà! Piace molto la prospettiva pauperista… ma sempre applicata agli altri! Se piace così tanto la povertà, perchè non è inseguita e praticata dalla nomenclatura dei maitre a penser contemporanei? La povertà evangelica di cui parla Gesù non ha nulla a che fare con la miseria, il minimalismo, lo stento! La povertà ha piuttosto a che fare con il giusto distacco dai beni! Si tratta di riconoscere che tutto quanto l’uomo possiede non è suo, non ha origine dalla sua bravura… ma tutto è dono! Gesù ci ricorda: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli». Cosa significa? Significa che il ricco, talmente attaccato ai suoi beni e tronfio della sua persona, mai potrà fare esperienza di Dio! Mai riconoscerà la vera provenienza di ogni bene dalla sua autentica fonte! Una Chiesa povera è una Chiesa che sa di non poter contare sui propri mezzi ma sulla Grazia che viene da Dio! Buona giornata