Che cosa siamo abituati a pensare quando ci riferiamo alla sapienza? Certamente ci viene in mente qualcosa di razionale, di teorico, di intellettuale… Oggi, il libro della Sapienza ci ribalta profondamente questo punto di vista: invita a mangiare pane e bere vino! Si tratta di una Sapienza molto concreta, esistenziale, sperimentale… La Sapienza ha a che fare con le cose più ordinarie della vita, con quelle cose che quotidianamente facciamo! Lì dentro è nascosto il segreto della vita… lì dentro c’è La Sapienza, ossia il gusto, il sale della vita! Non è un caso che Gesù pone il mangiare il pane e il bere il vino come criterio per un’esperienza autenticamente  spirituale! C’è un senso che va oltre l’immediata fruizione delle cose… il pane è più del pane e il vino è più del vino! Chi mangia il pane deve poter capire che lì dentro c’è la provvidenza di Dio… chi mangià il pane eucaristico deve capire che lì c’è il dono della carne donata del Figlio sull’altare della croce… Occorre mangiare la carne del Figlio… non è sufficiente pensarla… Fare esperienza di Dio è impegnare la vita intera, corpo e anima! Questo è il cristianesimo che ancora oggi provoca la nostra coscienza… Buona domenica