Quando celebro le esequie ricordo sempre che lo scopo del rito è pregare per la salvezza del defunto e insieme ricordare il nostro medesimo destino e rinnovare l’impegno alla conversione. La salvezza è una cosa seria. Diceva sant’Agostino: “Dio che ci ha creato senza di noi non vuole salvarci senza di noi”. Per questo il paradiso non è un fatto scontato… Forse si è equivocato sul ruolo della misericordia divina, riducendola ad un condono sconsiderato di qualsivoglia vita degenere! Non è affatto così: la misericordia divina è la volontà strenua di Dio di salvare tutti gli uomini! Una volontà che tenta ogni strada possibile per generare nell’uomo la consapevolezza della dignità filiale! Fino all’ultimo respiro non c’è ostacolo irremovibile che possa interporsi tra l’uomo e Dio: tutto Dio è disposto a perdonare se l’uomo desidera vivere da figlio! Ma se l’uomo rifiuta ed osteggia ad oltranza la misericordia è possibile si concretizzi la dannazione eterna… Mi è sembra illuminante in questo senso l’immagine della creta nelle mani del vasaio utilizzata da Geremia: fino alla fine il vasaio lavora la creta… se il vaso si guasta lo rimodella… non butta mai via la creta! Ma se la creta non si lascia modellare non c’è possibilità di redenzione… Lasciamoci lavorare da Dio! Buona giornata
p.s. Una preghiera per Giuseppa che affidiamo alla misericordia sempre operosa di Dio
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