«Cercate il bene e non il male, se volete vivere…», ricorda il profeta Amos al popolo d’Israele. Mi chiedo: chi cerca deliberatamente il male nella sua vita? C’è qualcuno, a parte il diavolo, che ha a cuore il male e lo ricerca con tutte le sue forze? Io credo proprio di no! Chi fa il male è vittima della propria ignoranza! Se uno fa il male è perché ritiene che sia bene… non riesce a vederne i risvolti deleteri! Il maligno vive sulla menzogna: il suo compito è illudere l’uomo a percorrere strade alternative con scopi apparentemente benevoli ma in radice cattivi… Il male, purtroppo, lo si riconosce solo ad uno stadio avanzato, quando i danni sono generalmente irreparabili… Come si può ovviare? Amos suggerisce di «ristabilire il diritto nei tribunali». Come possiamo intendere questa affermazione? Occorre stabilire norme oggettive che rifuggano la deriva soggettiva per fornire all’uomo disorientato paletti sicuri per una vita compiuta! C’è troppa saccenza nella pretesa di che pensa di sapere dove sia il bene a prescindere dal Signore! Se abbiamo un pensiero va bene, può anche non venire da Dio, ma se non collima con il messaggio evangelico occorre tornare indietro senza vergogna e mettersi alla scuola di Gesù con coraggio e determinazione! Buona giornata