I cambiamenti culturali hanno bisogno di secoli per compiersi… un conto sono le élite dei circoli di intellettuali e un conto è il popolo. Non con una accezione per forza negativa, ovviamente… Tuttavia, è bene riconoscere che la società in generale ha tempi molto lenti nella acquisizione di determinate vertità… Così, nonostante duemila anni di Vangelo mi tocca ribadire che la grande maggioranza dei credenti ha una religiosità enormemente lontana dalle istanze rivelate da Gesù! Vale ancora il principio del Dio che sta sopra e governa il mondo secondo il proprio estro… e dell’uomo che deve fare di tutto per tenerselo buono! Di fatto l’Antico Testamento ha fortissima questa prospettiva: «“Perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore, anch’egli vi abbandona”». Tutto si gioca dentro una proprietà commutativa della giustizia: Dio agisce in base al comportamento dell’uomo! Paradossale… non è nemmeno libero di amare, e di amare di più! Ebbene: Gesù, proprio questo, viene ad annunciare! Ed è sconvolgente! Dio è Padre e ama indistintamente, gratuitamente ed eternamente l’umanità! Quindi nessuna lettura deterministica della storia! Non dobbiamo aver paura della non vincolabilità delle azioni di Dio alla nostra condotta… qui sta la meraviglia! Buona giornata