Pensare che con le leggi si possa normare perfettamente la vita dell’uomo è un vera e propria illusione! Le leggi cercano di strutturare dei percorsi che permettano di assicurare al meglio la realizzazione del bene ma non riescono mai a contemplare tutte le fattispecie dei casi possibili! Per questo Gesù dichiara ai suoi discepoli: «se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli». Come era la giustizia degli scribi e dei farisei? Non di certo lassista e permissivista! Gli scribi e i farisei erano meticolosissimi osservanti della legge, senza se e senza ma! Erano dei fondamentalisti del diritto… Gesù chiede ai suoi discepoli la capacità di calarsi nella vita delle persone e capire come declinare il bene nei percorsi del loro reale vissuto. L’applicazione della legge senza il rispetto per la persona non è mai una forma vera di giustizia! Gesù ha insegnato questa idea mostrando come la cura dei malati o la ricerca del cibo nella morsa della fame non è violazione della norma sul riposo sabbatico… Qualcosa del genere lo dobbiamo pensare rispetto ai documenti che la Chiesa ha scritto in questi tempi circa la condizione dei separati e dei divorziati… Occorre affiancare e accompagnare le persone, non semplicemente giudicarle… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria Carla che torna alla casa del Padre