Stefano, il primo martire, prima di essere ucciso chiede ai suoi persecutori: «Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato?». È proprio così: in ogni tempo ci sono uomini e donne uccisi in nome della verità… La storia d’Israele è ricca di profeti perseguitati! Profeti riconosciuti e ascoltati dopo la loro morte ma attaccati e vilipesi nel corso della loro vita… Gesù stesso lo aveva ricordato ai suoi detrattori: “voi accusate i vostri padri perché uccisero i profeti, ma voi state facendo altrettanto con me”! Sembra che l’uomo non sia mai in grado di accogliere Dio nella sua quotidianità… è talmente pieno di sé che non accetta per nessun motivo il rimprovero e la correzione! Come gli adolescenti nei confronti dei genitori… sempre in lotta, in contestazione… per poi, più avanti, ricredersi con le lacrime agli occhi! Se imparassimo a lasciarci mettere in discussione… se accettassimo di essere bisognosi di imparare… se riconoscessimo la nostra finitezza… Quante cose miglioreremmo da subito e quanti errori eviteremmo! Ma non è così: la prima scelta è sempre quella di difenderci, di opporci, di zittire, di uccidere, chi ci mette in discussione… Supplichiamo la pazienza misericordiosa di Dio… Buona giornata