Adoro il Vangelo di Marco! È così immediato, così vero, così reale… Dà un quadro della fede dei discepoli impietoso: veri e propri miscredenti! Testardamente chiusi ad ogni annuncio della risurrezione: alla testimonianza di Maria Maddalena «non credettero»; alla testimonianza dei due viandanti di Emmaus «non credettero neppure a loro»… Non c’è verso di andare oltre la scorza del loro orgoglio e della loro presunzione! Questa incredulità dei discepoli, comunque, fa parte del Vangelo: è una buona notizia, è una rivelazione! Credere in Gesù non è tradizione e nemmeno fideismo! Credere in Gesù è vedere e ascoltare! È fare esperienza concreta di Lui! Gesù va incontro alla incredulità dei discepoli, li rimprovera e poi li manda a testimoniare! A partire dall’incontro con Lui non c’è più nulla che li ferma, neanche il martirio! Lo ascoltiamo dalla bocca di Pietro negli Atti degli Apostoli dove rispondendo agli Scribi e i Farisei che avrebbero voluto tacitarli disse: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Questa è la fede! Mi fa sorridere l’impianto catechistico in uso oggi, dove tutti in massa celebrano i Sacramenti… non sarà mica fede questa? Vi sembrano persone disposte a dare la vita per Gesù quelli che si stanno preparando ai Sacramenti nella nostra parrocchia? E noi siamo gente disposta a dare la vita? Quante indicazioni abbiamo per pensare… Buona giornata