Scrive il profeta Isaia: «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza». I piedi sono oggetto di venerazione perché indicano l’avverarsi di una prossimità. Forse è per questo che anche le donne del Vangelo di Matteo che ritornano di fretta dal sepolcro si chinano e abbracciano i piedi di Gesù e lo adorano! Quei piedi indicano il venire incontro di Dio! Le donne vagherebbero per le strade, disperate, alla ricerca di Gesù, fino a chissà quando, se Lui non le andasse incontro… Gesù non ci lascia vagare nelle tenebre all’infinito: irrompe e ci si mette davanti, ci chiama per nome, ci da la pace… Sono gli “scribi” che cercano di convincerci, con tutti i mezzi possibili, che è tutta un’illusione! Che è impossibile incontrare Gesù… perché tanto è morto e sepolto! Gli scribi hanno anche il denaro per vendere e pubblicizzare la loro versione… ancora oggi! Non vogliamo lasciarci indottrinare dai maestri del dubbio… preferiamo metterci in ginocchio e abbracciare i piedi di Gesù… anche se non vediamo immediatamente il suo volto! Ci bastano i suoi piedi… la sua presenza sacramentale… segno della sua reale prossimità! Buona Pasqua