«Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele».

Nel racconto di oggi riconosciamo dei richiami al vangelo e delle anticipazioni, come continuità dell’incontro di Gesù con i primi discepoli e come rivelazione della sua divinità. In particolare, ci sono due espressioni che mostrano come lo stile del Maestro, che riconosciamo oltre che dalle sue stesse parole, anche in quelle di Filippo, venga in evidenza. La prima è quando Gesù ricorda che vedremo il cielo “aperto”; queste parole rimandano chiaramente al momento del suo Battesimo e ci offrono una interpretazione del rapporto con Dio Padre: il suo rapporto e il nostro. Il cielo, per il battezzato, è aperto (squarciato), e la comunicazione con Dio Padre, mediante il Figlio, è diretta. La seconda si riferisce a quando Filippo dice «vieni e vedi». Sentirsi chiamati da Gesù porta a chiamare a Gesù. Buona giornata.