«Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia»: è uno stralcio della profezia di Isaia che leggiamo oggi nella lettura. La promessa è in linea con la speranza propria del popolo d’Israele: si tratta di una vita terrena lunga e benestante! La morte non è cancellata… è semplicemente posticipata! Proprio oggi ho avuto modo di parlare con una ragazza che ha il papà gravemente ammalato: mi diceva come la sua fede fosse fortemente messa in discussione a causa della malattia del papà… perché Dio permette questo? Perché proprio il papà, un uomo così buono e retto? Ebbene: se la fede dovesse consistere in una vita senza prove e senza morte, inevitabilmente andremo incontro ad una cocente delusione! La fede cristiana ci dice chiaramente che la morte fa parte della vita decaduta: di fatto, l’uomo naturale mangia per morire! Tanto vale morire prima con il battesimo per rivivere della vita nuova che ci viene regalata da Cristo! Solo con questa vita nuova che nulla potrà mai corrompere potremo vivere ogni sfida e prova con serenità: in Cristo, siamo già risorti! Troppo importante capire questa cosa… Buona giornata