«Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri»: si tratta della parabola del fariseo che si loda davanti a Dio, disprezzando il pubblicano che, al contrario, si batte il petto confessando la propria condizione meschina… Immediatamente viene da immedesimarsi nel pubblicano, giudicando il fariseo tronfio e pieno di sé fino alla nausea… Il fatto è che, purtroppo, la nostra tendenza è proprio questa: cercare in tutti i modi di tutelare la nostra immagine, usando pure l’arma del discredito! Basta accendere la televisione e osservare come parlano i politici per constatare che le argomentazioni non hanno come oggetto la definizione di un programma ma la contestazione e la contrapposizione all’altro! Non ci deve stupire: siamo tutti così! Abbiamo bisogno di innalzarci sugli altri perché abbiamo una statura umana davvero riprovevole… Non si tratta di imparare a fare quelli che per convenienza fanno i compunti! La questione è che, oggettivamente, la nostra condizione è quella descritta dal pubblicano! Ogni tentativo di gonfiarsi è pericoloso e falso! Non corrisponde minimamente alla realtà! Davanti a Dio non c’è bisogno di cercare di farla franca presentandosi per quello che non siamo: Lui che ci conosce nell’intimo proverà immediatamente la nostra reale consistenza! Buona giornata