Oggi sabato 8 ottobre la nostra chiesa diocesana festeggia S. Felice, il suo vescovo fondatore, e per questo la liturgia ci offre un brano di vangelo che descrive il legame tra l’antica Alleanza di Israele e la nuova e definitiva Alleanza in Cristo. Nel racconto Pietro si rivolge a Gesù con una preoccupazione e gli domanda quale vantaggio ci sia nel seguirlo. Gesù risponde che ci saranno due vantaggi.

Il primo è che i suoi discepoli, nella nuova creazione, quando Lui sarà manifestato a tutto l’universo (universi), siederanno su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Questo numero, uguale a quello degli apostoli, rievoca la certezza di appartenere ad una storia umana antica iniziata con una chiamata di Dio.

Il secondo è che chi lascia per il Signore, chi si decentra per mettere al centro Lui, in realtà non perde sé stesso, ma riceve cento volte tanto ed eredita la vita stessa di Dio. Guadagna cento volte tanto perché lascia le redini del gioco della propria vita ad uno che è relazione, che è uscita da sé e che porta inevitabilmente ad andare verso l’altro per portarlo a Dio, più di quanto qualsiasi essere umano possa fare.

Buona giornata. Un sorriso.