La parabola del padrone che paga il servo dell’ultima ora come il primo non lascia indifferenti né i discepoli né noi… Viene subito da dire che non è giusto… Ma è proprio in questa obiezione che Gesù porta l’uomo a leggere nel profondo del suo cuore che cosa davvero provoca il suo risentimento: l’ingiustizia o l’invidia? «Sei invidioso perché io sono buono? »… In effetti, non siamo così giusti e limpidi nei nostri giudizi! Il criterio della nostra valutazione del bene e del male non è la giustizia in assoluto ma il nostro vantaggio! Se a qualcuno la vita va meglio di noi andiamo subito a cercare il pelo nell’uovo per sostenere dubbi e sospetti al riguardo… A volte vorremmo addirittura che Dio fosse buono solo con noi! Ma come abbiamo già detto più volte la logica di Dio è molto spesso diversa dai nostri criteri. Dio è amore! Dio non lo possiamo adattare ai nostri disegni di coerenza e l’amore di Dio è per ogni uomo, «egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti ». E se Dio ama qualcuno non toglie dell’amore ad un altro! Non dobbiamo essere invidiosi! Al contrario Gesù ci invita anche oggi a gioire della buona sorte dei fratelli… buona giornata, don Michele