Nel brano della prima lettura tratto dal libro del profeta Ezechiele il profeta mette in guardia i suoi ascoltatori rispetto ad un modo di dire e di fare che allora come oggi è presente nel nostro modo di ragionare: «I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati», vale a dire fare lo “scaricabarile” dei nostri sbagli, delle colpe su qualcun altro, mettendo da parte la responsabilità personale giustificando ogni situazione scaricandola sul passato e sugli altri. Sono sempre gli altri che sbagliano…Ognuno di noi è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità, a essere consapevoli che ogni nostra scelta, dalla più piccola alla più grande, ogni nostra azione comporta una conseguenza…per il bene o per il male. Di fronte a questo modo sbagliato di pensare Dio ci dice ancora una volta «Convertitevi». Conversione che significa ritornare a essere come i bambini: «a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». Significa affidarsi all’amore misericordioso del Padre e chiedere che ci prenda per mano ogni giorno nel nostro cammino e ci doni il Suo Spirito per aiutarci ad assumerci le nostre responsabilità e scegliere ogni giorno la via del bene…buona giornata, don Michele