Sara ed Abramo sono chiusi nella loro tenda, intrisi di vergogna e dolore: sono ormai vecchi e l’altisonante promessa di Dio di una generazione numerosa sembra ormai impossibile… Quante volte anche noi facciamo questa esperienza: coltiviamo speranze, sogni, desideri e poi ci scontriamo con un destino avverso… capita di chiudersi e annichilirsi senza più slanci nè prospettive! Abramo ha un briciolo di coraggio e si mette sulla porta della tenda: forse attende ancora qualcosa, Qualcuno… e nell’ora più impensabile del giorno, a mezzogiorno quando il sole è implacabile nel suo calore e tutto è assopito nella siesta, ecco la visita di Dio! L’impossibile dell’uomo non è impossibile per Dio! Guai credersi unici protagonisti della storia, quasi tutto dipendesse solo ed esclusivamente da noi: ci precluderemmo soprese davvero impressionanti… Prorpio questo è il difetto stigmatizzato da Gesù in Marta, preoccupata e affannata da mille faccende! Sembra che se non fa tutto lei il mondo non va avanti! Anzi, se la prende con la sorella che ha dato la priorità all’ascolto del Signore, perchè anche lei non si mette al lavoro… Gesù aiuta a porre le giuste priorità: non significa non darsi da fare ma non darsi da fare da soli! Sempre dentro una autoreferenzialità assurda… Buona domenica