Davide regnò quarant’anni. Tra alti e bassi, tra consensi e dissensi. La sua forza era tutta nella promessa di Dio che assicurava fedeltà nei suoi riguardi. Davide commise parecchi peccati: defraudano la moglie di Uria l’Hittita, facendo il censimento del popolo… eppure Dio non smise di benedire il suo Regno nonostante tutto! Non è certamente la fedeltà dell’uomo che può essere ritenuta affidabile: solo Dio è affidabile! È roccia che non muta! È misericordia infinita! È vita che va oltre la vita! Davide ad un certo punto passa, lo sa, e lo dice a suo figlio Salomone: «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra». Chi resta? Resta Dio! Ovviamente sostenendo l’opera del discendente di Davide! Sì: perché la fedeltà di Dio, dice il salmo 105, dura «per mille generazioni». È su questa fedeltà di Dio che anche noi dobbiamo edificare la nostra salvezza! Non possiamo di certo puntare su noi stessi… saremmo davvero stolti! Come Davide facciamo esperienza di peccato e se non abbiamo una relazione intima con Dio che ci permette continuamente di ripartire, non ci sarebbe storia! Gesù è discendete di Davide, tramite Giuseppe: con Lui il Regno non avrà più fine! La promessa è davvero compiuta! Buona giornata