«Chiunque avrà lasciato… per il mio nome, riceverà cento volte tanto». A noi colpisce molto questo lasciare. Ci sembra una chiamata all’abbandono radicale di qualcosa o di qualcuno, quasi un sacrificio, una cesura netta… Non è questo quello a cui chiama Gesù! Un padre e una madre non potranno abbandonare per fede la casa disinteressandosi del destino dei propri figli… potranno, magari, cambiare residenza per un servizio più allargato, ad esempio! È il distacco interiore il passaggio richiesto! È il non attaccare il cuore, a mo’ di possesso, alle cose e alle persone: in Gesù tutto è bello e buono ma non tutto è necessario ed indispensabile! Vedo una idolatria dei rapporti e del possesso davvero capillarmente diffusa: sembra non si possa vivere senza genitori o senza figli o senza determinati comfort… Che bello ascoltare quelle persone che sono riuscite a fare scelte di campo un po’ decise: si vede come in loro ci sia una libertà di fondo e una capacità di stupore molto più definite! Staccarsi dal possesso è liberante perchè non essendo più vincolati a qualcosa o qualcuno si può accogliere molto di più e in maniera diversificata! Quando riesco a vivere così mi accorgo come il centuplo sia una verità schiacciante… Buona giornata