«Chiunque avrà lasciato… per il mio nome, riceverà cento volte tanto». A noi colpisce molto questo lasciare. Ci sembra una chiamata all’abbandono radicale di qualcosa o di qualcuno, quasi un sacrificio, una cesura netta… Non è questo quello a cui chiama Gesù! Un padre e una madre non potranno abbandonare per fede la casa disinteressandosi del destino dei propri figli… potranno, magari, cambiare residenza per un servizio più allargato, ad esempio! È il distacco interiore il passaggio richiesto! È il non attaccare il cuore, a mo’ di possesso, alle cose e alle persone: in Gesù tutto è bello e buono ma non tutto è necessario ed indispensabile! Vedo una idolatria dei rapporti e del possesso davvero capillarmente diffusa: sembra non si possa vivere senza genitori o senza figli o senza determinati comfort… Che bello ascoltare quelle persone che sono riuscite a fare scelte di campo un po’ decise: si vede come in loro ci sia una libertà di fondo e una capacità di stupore molto più definite! Staccarsi dal possesso è liberante perchè non essendo più vincolati a qualcosa o qualcuno si può accogliere molto di più e in maniera diversificata! Quando riesco a vivere così mi accorgo come il centuplo sia una verità schiacciante… Buona giornata
LIBERI DAL POSSESSO
Lug 11, 2022 | Don
2 Commenti
Invia commento Annulla risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
Lasciare, rinunciare all’attaccamento al possesso… Personalmente intendo questo concetto come significativo anche per quanto riguarda il cercare di passare per “la porta stretta” (Lc 13, 24): se noi siamo “ingombranti”, non riusciremo a passare. E come essere meno ingombranti? Liberandoci dei voluminosi zaini dell’accumulato e della vanagloria. Se riusciamo a entrare davvero in questa logica, che per converso è di dono e di umiltà, allora ci scopriremo in grado anche di affrontare con serenità passaggi di vita non banali, laddove siamo chiamati a lasciare qualcosa senza che questo assuma la connotazione di perdita e men che meno di sconfitta: sarà invece la vittoria della bellezza di un altro “sì” detto al Signore.
Grazie Michele per la tua preziosa condivisione! Il possesso è davvero per tutti un idolo terribile… sembra rassicurare, in realtà, è un zavorra impressionante! Alleggeriamoci più che possiamo! Buona notte a te