Esiste al mondo un uomo solo che non sanguini da qualche parte, che non soffra di qualche male, che non abbia ferite aperte che non riesce a guarire? Io credo proprio di no! Anche la persona che dice di avere tutto e di essere felice nasconde in qualche angolo sotterraneo il dolore per una qualche mancanza… Siamo così: uomini mancanti! Uomini che anelano ad una pienezza mai pienamente raggiunta! Forse che sia proprio questa mancanza lo snodo più fecondo della nostra vita? Un dolore che porta a cercare Colui che veramente salva? Qual è il rischio. Quello stigmatizzato nel racconto del Vangelo della guarigione dell’emorroissa: «aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio». Ecco: immaginare che ci sia qualcuno che mondanamente possa arginare il nostro sanguinamento! Immaginare che ci siano ricchezze capaci di compensare il vuoto che sperimentiamo! Quanti terapisti facciamo passare per compensare le nostre falle esistenziali quando uno solo è il medico capace di sanarci alla radice… quanto dispendio di fatica e di energia per non sentire il limite della nostra fragilità… Gesù insegna all’emorroissa a chiamare per nome il suo sanguinamento e da lì la consapevolezza di essere amata! Tutto è risanato… Buona giornata