C’è un senso di fretta, di trepidazione, nei primi versetti del Vangelo di Marco: viene detto che il Battista è stato ucciso e che Gesù prende immediatamente la parola sollecitando alla conversione e alla fede. Subito dopo chiama i discepoli a seguirlo e questi, senza batter ciglio, lasciano reti e padre e si mettono alla sequela. Non c’è spazio per ragionamenti, per convenevoli, per preliminari: non c’è tempo da perdere! La vita è cosa seria, non si può stare a discutere di lana caprina e avere tutte le spiegazioni e le giustificazioni alle proprie domande… o ti fidi o no! Punto! Chissà se Gesù ha chiesto ad altri e questi gli hanno risposto di no… fatto sta che non rientrano nel Vangelo! Mi fa pensare questa cosa: forse oggi, anche nell’annuncio siamo sempre troppo preoccupati di fornire tutte le spiegazioni e le motivazioni per ogni scelta… la realtà è che, certe cose, o ne capisci immediatamente la ragionevolezza oppure non c’è verso di capire! La fede è davvero una affinità, è più una questione di cuore che di testa! Ogni volta che provo a spiegare la fede a qualcuno che non crede ne esco sempre fallimentare… forse è bello così: è Dio che chiama a sè, chi vuole e come vuole! Noi siamo semplici servi… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Benito che affidiamo alla misericordia del Signore