Siamo nell’anno che papa Francesco ha voluto dedicare a san Giuseppe. Che meravigliosa figura: nemmeno una parola eppure la sua vita grida più tanti parolai! Non un uomo fuori dal mondo ma, al contrario, un uomo tutto d’un pezzo, con le sue domande e i suoi dubbi… Nel momento che Maria lo aggiorna sulle sue condizioni di vergine-madre è tentato di buttare all’aria il matrimonio che avrebbe dovuto sancire con lei… un pensiero, umanamente, del tutto legittimo. Ma Giuseppe non si ferma al suo pensiero, si lascia contaminare dal pensiero di Dio: presta ascolto all’annuncio dell’angelo e cambia parere! Giuseppe accoglie un pensiero che non è il suo, è la luce interiore che Dio fa brillare e la visone delle cose cambia radicalmente! La paternità a cui è chiamata è ben più grande di quella che la natura gli offre: Giuseppe è invitato a diventare padre imparando dal Figlio di Dio! Gesù annuncia un Dio che non è solo Padre suo ma anche Padre nostro… Ecco: Giuseppe è chiamato ad una paternità universale! Non si è padri solo per chi ci appartiene biologicamente: o si ha il cuore di padri per tutti o non lo si ha per nessuno! Giuseppe nel momento in cui si apre alla Parola di Dio allarga la sua paternità a tutto ciò che gli si propone: chiediamo lo stesso anche per noi! Buona giornata