Sono passato in questi giorni davanti ad un albergo, ormai chiuso da anni… mi fa sempre specie osservarne la progressiva decadenza… io lo ricordo quando era attivo, pieno di fiori, ordinato… i proprietari ci mettevano anima e cuore per renderlo appetibile e ci riuscivano bene. Diventati anziani, hanno provato a venderlo ma non ci sono riusciti… leggo il vangelo di oggi dove si dice: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». È proprio così: noi facciamo e disfiamo, crediamo di avere in mano la situazione, programmiamo ogni cosa perchè vada in una determinata direzione ma, poi, in un attimo tutto ci sfugge! Dobbiamo imparare a vivere con la consapevolezza della nostra morte: non per paura, per fare dell’inutile terrorismo, ma per dare il giusto peso a tutto quello che facciamo! In questi giorni è morto improvvisamente un amico prete a soli quarant’anni, mi ha fatto pensare molto… perchè lui sì e io no? Il tempo in più che il Signore mi sta dando come lo sto occupando? Sto mettendo le basi per un lavoro che è secondo Dio o secondo la mia veduta individuale? Io passo ma la storia della salvezza va avanti: questa dobbiamo servire! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Caterina che torna alla casa del Padre