Non si contano le persone che, lungo la storia, hanno virtuosamente dato la vita per qualcosa o per qualcuno: gli va reso l’onore che meritano. È bello vedere che ci sono uomini e donne che si dedicano con entusiasmo a delle cause particolari facendone la ragione della loro vita: penso a Gandhi a favore della non-violenza, penso a Mandela a favore dell’integrazione, penso a Palach a favore della libertà… penso anche a Pannella a favore dei diritti civili, penso a Rita Levi Montalicini a favore della scienza… Potremmo continuare l’elenco non so per quanto. Certamente avremmo delle osservazioni da fare a proposito di alcune scelte di campo: alla fine, ognuno ha lottato per una propria aspirazione, difendendo strenuamente le proprie idee contro chi era dall’altra parte. Leggiamo la stessa cosa nel libro dei Maccabei nei riguardi di Eleazaro: «mi mostrerò degno della mia età e lascerò ai giovani un nobile esempio, perché sappiano affrontare la morte prontamente e nobilmente per le sante e venerande leggi». Disposto a morire pur di non mangiare la carne di maiale… Di Gesù possiamo dire la stessa cosa? Io direi proprio di no! Gesù è morto per tutto ciò per cui nessuno è disposto a morire: per i suoi nemici! Non per i suoi principi, per i suoi discepoli, per chi gli stava a cuore… ma, al contrario, per chi aveva di fronte, indistintamente! Un abisso, direi… solo Dio può! Buona giornata