Una raccomandazione che Dio rivolge a Israele e che, poi, Gesù riprende nel suo annuncio è quella di essere santi: cosa significa? Essere santo significa essere separato, distinto. A quale scopo? Per richiamare al mondo la chiamata di tutti alla santità. Quindi, la distinzione non è fine a se stessa, non è orientata all’accusa verso chi non è conforme, ma è una missione ad amare. Sì, perchè l’amore è possibile solo tra diversi! Chi è davvero santo, allora? Chi è separato dal mondo per amare il mondo più di se stesso! Vive per dare la vita al mondo! Qual è la tentazione che Israele ad un certo punto sperimenta? Quella descritta nel Libro dei Maccabei: «alcuni del popolo presero l’iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà d’introdurre le istituzioni delle nazioni». Conformarsi al mondo è il peccato più grande a cui, chi è chiamato alla santità, incorre! Immaginare che amare il mondo significa mischiarsi con esso non è amarlo ma farlo morire… è come se per salvare uno che affoga ti butti nell’acqua corrente insieme a lui! Non può essere! Per salvarlo è necessario stare fuori dall’acqua e trovare la maniera per trascinarlo a riva! Chissà se come Chiesa non ci siamo un po’ troppo assimilati al mondo… Buona gironata