La Chiesa degli inizi era proprio una compagnia di amici! Nella Lettera di San Paolo ai Romani troviamo questi serie saluti ben dettagliati: «Fratelli, salutate Prisca e Aquila… Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa… Salutate il mio amatissimo Epèneto… Salutate Maria… Salutate Andrònico e Giunia… Salutate Ampliato… Salutate Urbano e il mio carissimo Stachi… Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo». San Paolo chiama tutti per nome e, dichiarando il nome, fa capire che quelli che leggono sanno a chi si riferisce. Trovo questa dimensione straordinaria! Le nostre comunità sempre più anonime, dove non ci si conosce più, dove i volti sono appena appena conosciuti ma i nomi del tutto ignorati… La Chiesa non è la famiglia dove ci si ritrova con gioia e ci siede fraternamente, perdendo tempo nella comunione e nella pace: è sempre più un “centro commerciale” dove da individui ci si accosta al “bancone delle offerte” e si usufruisce di un servizio religioso, tutto nella maniera più veloce e frettolosa possibile… Non è, forse, questo anonimato che via via ha svuotato le nostre chiese in quanto luoghi asettici e privi di vita? Ricominciamo a salutarci per nome… ricostruiamo una vera vita di comunità! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Benito che si accinge a bussare alla porta della vita piena