Forse abbiamo una idea della santità davvero sbagliata! L’immagine che l’agiografia ci ha tracciato degli uomini e delle donne salite agli onori degli altari è talmente artefatta e idealizzata da sembrare, oggettivamente, cosa dell’altro mondo… i santi non sembrano nemmeno esseri umani! Eppure, non c’è santo nel quale non si ravvisino tracce marcate di fragilità e di fallimenti: san Pietro, impulsivo e prepotente… san Paolo, presuntuoso e violento… sant’Agostino, lascivo e lussurioso… san Francesco, ambizioso e godereccio… san Pio da Pietralcina, burbero e incolto… e chi più ne ha più ne metta! Vogliamo ridire che la santità è sostanzialmente una chiamata alla quale lo Spirito orienta e alla quale l’uomo può acconsentire o ribellarsi? Per essere santi è sufficiente dire di sì a ciò che Dio vuole da noi! È credere che la nostra povera umanità nasconde potenziali di bellezza impensabili! È chiedere a Dio la grazia della conversione! È amare e seguire persone belle, cariche di virtù e valori… Mi chiedo se i nostri modelli sono i santi o altro! Non me ne vogliano coloro che sono ammaliati dalla ricchezza artistica e canora dei Maneskin… ma è possibile che questo gruppo abbia tutto il seguito e il plauso che gli viene tributato? Ragioniamoci un po’… Buona giornata