Man mano che leggo e rileggo il Vangelo, mi accorgo sempre più che è davvero Parola di Dio: non smette di stupirmi e di suggerirmi bellezze inaudite! Chi dice di conoscer il Vangelo semplicemente perchè ne ha memorizzato i contenuti si perde tutta la vita nuova che lo Spirito Santo continuamente fa scaturire da ogni singola Parola! Il Vangelo non è la storia di Gesù ma la sua Parola che si fa viva oggi per me e per te, in questo preciso momento, con quello specifiche esperienze di gioia o di dolore che stiamo vivendo. La parabola dei talenti, famosissima, commentata in lungo e in largo, ai tempi della mia adolescenza interpretata in chiave moralistica – arrecando anche dei danni spirituali -, oggi mi pare estremamente chiara nel suo paradosso: un immagine cattiva di Dio non può che generare una vita dentro le maglie della paura! Il servo che vive una vita in ritirata, nell’ossessione di un Dio padrone – «Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo» – non può che sprecare il capitale di bene di cui è dotato! Amare sprecando è meglio che vivere conservando: Dio che vive così, apprezza! Buona giornata