Il credente, in quanto tale, è consapevole che l’eternità non è un’autostrada aperta e spianata ma la conseguenza di una vita vissuta santamente. Chiaro che nessuno è in grado di assicurarsi la salvezza – “è impossibile agli uomini salvarsi” – in quanto solo la misericordia può rigenerare la vita mortale che abbiamo ereditato da Adamo… però, il gioco della nostra libertà non è per nulla indifferente! Allora ci viene da chiederci: ma che cosa ci è davvero chiesto perchè nell’ora del giudizio non dobbiamo temere troppo per il nostro destino? Qualcuno pensa che occorra immergersi in una preghiera persistente… qualcuno in penitenze e digiuni prolungati… sembra nulla di tutto questòo!  La pagina di Vangelo di oggi ci offre una luce radiosa per capire: «Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così!». Cosa dobbiamo fare? “Dar da mangiare” ai figli di Dio che abitano la casa del mondo! Significa trattare ogni uomo come famigliare, come fratello da amare e servire… Alla fine, ce lo ripetiamo sempre: saremo giudicati sull’amore! Amiamo e restiamo nella pace! Buona giornata