E oggi facciamo memoria del nostro caro san Tommaso! Come si fa a non sentire simpatia per un uomo così? Va bene, ha fatto la sua bella scenetta da antesignano scientista-materialista ma non appena gli si è presentato davanti Gesù è crollato a terra e ha fatto una delle più belle e complete dichiarazioni di fede: «Signore mio e Dio mio». Significa che quell’atteggiamento da miscredente era sostanzialmente una bella mascherina, sotto sotto ardeva una nostalgia di Gesù da non immaginare! Chissà se non è così per tanti che si atteggiano da miscredenti, pongono obiezioni, fanno mille domande, trovano mille ostacoli… non sono tutte sintomatologie di una fede che arde, che desidera, che ricerca un approdo nelle braccia amorose del Padre? Mi piace che la liturgia abbia scelto questo versetto dalla Lettera di san Paolo agli Efesini per dare una chiave di lettura alla memoria di san Tommaso: «In Cristo tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore». Cosa significa? Significa che la fatica a credere di Tommaso nel Corpo di Cristo che è la Chiesa ha il suo posto preciso ed è utile alla sua costruzione ordinata! Ogni uomo, con la sua esperienza personale di fede, buona o cattiva, giusta o sbagliata, edifica e forma il Corpo vivente di Cristo! Bellissimo! Buona giornata