Il Vangelo di Marco è da sempre il Vangelo dei catecumeni. Perchè? Perchè accompagna il lettore ad entrare pian piano nel mistero di Cristo. E come fa? Sostanzialmente, racconta fatti e parole e poi formula domande. Significa che il compito di chi cammina nella fede non è darsi delle risposte ma porsi delle domande! Gesù non è una verità che si impone ma che si propone sollecitando la libertà. E la libertà dell’uomo è la scelta del bello-buono. Il problema è che scegliere, dopo la colpa di Adamo, è diventato molto difficile… tutto sembra bello e buono! Tutto attrae e seduce! Ecco, allora, che le domande di Marco permettono di compiere un corretto discernimento: Gesù attrae! Bene: ma «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?». La bellezza di Gesù trascende la banalità: spinge oltre! Il catecumeno è bene che impari a non trarre conclusioni affrettate su Gesù per non trasformarlo in un idolo… Gesù non è la soluzione ai problemi è il senso della realtà! Occorre andar sempre più a fondo nella conoscenza della sua persona… perchè lì c’è Dio! Vale anche per noi… Buona giornata