Gesù entra nella sinagoga di Cafarnao e insegna. È evidente che in paese gli era riconosciuta una preparazione e una credibilità, altrimenti non gli avrebbero permesso di salire in cattedra. Ovviamente, non era il solo ad avere questo riconoscimento: c’erano anche altri rabbi altrettanto rispettabili… ma Gesù, quando parla, non è assimilabile agli altri! Ha un quid in più… Tant’è che alla sua Parola c’è ci sono sempre reazioni sconcertanti! Potremmo metterla così: ci sono quelli che chiacchierano, magari anche molto bene, con una dialettica raffinata, con citazioni erudite, ma alla fine ti lasciano come sei. Arricchito culturalmente, forse, ma spiritualmente totalmente indifferente! Ebbene: quando Gesù parla le persone rimangono
scosse: qualcuno si pente e si converte e qualcuno inorridisce e reagisce con una contrapposizione violenta. In questa Domenica ci è raccontata la stizza di un indemoniato che avverte la potenza di Dio presente in Gesù e la stigmatizza apertamente. Gesù non ha paura, lo affronta con determinazione «Taci!». Gesù avrebbe potuto sfruttare per la sua fama l’esternazione dell’indemoniato ma non ci pensa affatto… La gente che assiste alla scena reagisce: «Che è mai questo?
Un insegnamento nuovo, dato con autorità». Ecco l’autorità di Gesù: uno che ha potere ma non lo usa per sé ma per
compiere l’opera del Padre! A fronte di tutti i rabbi che sgomitano per farsi un nome, Gesù agisce per dare gloria a Dio! Per liberare gli uomini dal male! Per rimetterli in comunione con il Signore! «La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea». Fino a noi è giunta la fama di Gesù… ma non si tratta di un ricordo storico ma attuale! Gesù ancora
oggi agisce così! Buona domenica