Se supponessimo di sottoporre all’attenzione di un variegato numero di persone questo versetto della Lettera agli Ebrei – «Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto» – immagino otterremo sostanzialmente tre tipi di risposta. La prima di chi ha un senso di Dio piuttosto tradizionale, legato ad una educazione religiosa arcaica: avremmo un senso di timore, paura, terrore, ansia, incognita. La seconda di chi ha da tempo tolto Dio dal proprio orizzonte di vita: indifferenza, menefreghismo, disinteresse, banalizzazione. La terza da parte di chi è evangelizzato e si è, quindi, lasciato istruire dalla rivelazione di Gesù circa il volto paterno di Dio: serietà, serenità, speranza, fiducia. Ebbene sì: quello che siamo è un libo aperto agli occhi di Dio! Mi è sempre piaciuto tanto il versetto del salmo 138 che dice: «La parola non è ancora sulla mia bocca e tu già la conosci tutta»… se Dio è un giudice implacabile che si attiene a ciò che è giusto o ingiusto, non c’è via di scampo alla nostra povera umanità peccatrice! Ma se Dio è amore la speranza è che ci guardi subito e ci salvi immediatamente! Buona giornata