Mi ricordo nitidamente quando il Vescovo Maggiolini venne in Seminario e condivise con noi le emozioni dell’incontro con l’allora vescovo di Lugano Mons. Corecco in fase terminale: espresse la sua ammirazione perchè mons. Corecco era Vescovo anche nel suo modo di affrontare la morte, il suo letto di sofferenza nella malattia era diventato la Cattedra da cui Mons. Corecco annunciava con il sorriso in volto la certezza della vittoria pasquale di Cristo! Mi affascina sempre questo ricordo e mi suscita lo stesso desiderio. Del resto, la Lettera agli Ebrei oggi ci dice proprio questo: Cristo è venuto a «liberare quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita». Non possiamo pensare di vincere la morte nella sfida finale. La lotta e la vittoria devono avvenire prima: troppo grande il rischio di vivere difendendoci dalla morte, auspicando il semplice rimando a età più avanzata! La morte è vinta, non ha alcun potere sulla vita! Nel battesimo celebriamo questo avvenimento: moriamo con Cristo e risorgiamo con Lui! Da lì, la vita è un cammino aperto sull’eternità… i dolori, le malattie, le prove, le pandemie, non ci possono mettere con le spalle al muro! Tutta la paura che registro attorno, mi da da pensare… Buona giornata