«Sento compassione per la folla», dice Gesù ai suoi discepoli. Per tre giorni la gente sta con Lui. Lo insegue ovunque si sposti. Gesù osserva, parla con ciascuno di loro… avverte il peso delle loro vite: non può disinteressarsi! Sente che deve occuparsene. C’è molto di umano in questo atteggiamento di Gesù… anche noi, quando ci lasciamo coinvolgere dalle condizione critica di persone che ci stanno vicino, non riusciamo a rimanere indifferenti e iniziamo a fare qualcosa! Nessuno che passi accanto a una persona che soffre, se sente il suo respiro, se ascolta le sua parole, se guarda i suoi occhi, passa oltre! La nostra tentazione è quella di non lasciarci coinvolgere, trattando le situazioni con analisi di principio… le trasmissioni televisive sono piene di servizi che distorcono sulla effettiva condizione di poveri e migranti… così, non cogliamo il grido della sofferenza e del dolore di chi è più povero di noi… Questo venire in mezzo a noi di Gesù, stando in mezzo alla gente ci lancia una sfida per una conversione di fondo dal nostro radicato individualismo: come Gesù, anche noi siamo chiamati a farci prossimo! Ad incarnarci! Ad assumerci il destino di chi sta male… “non possiamo essere felici da soli”! Buona giornata
p.s. Preghiamo per Giusy che prematuramente la morte ha strappato all’affetto dei suoi cari: il Signore della vita ascolti il pianto di chi è nel dolore…
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