Dio in Gesù visita Gerusalemme, la sua città amata, e Gerusalemme non lo riconosce. Gesù piange e ammonisce: «Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte». Dio visita la storia ogni giorno ma anche oggi non siamo in grado di riconoscerlo e così il male imperversa libero e tranquillo. Gesù non piange come farebbe un bambino che vuole essere al centro dell’attenzione e passa inosservato… Gesù piange perchè se non si accoglie il Signore siamo in balia di ogni insidia… e ci facciamo male, pesantemente! Da cristiani non abbiamo il compito di combattere contro il male: siamo assediati alla stessa maniera degli altri… abbiamo le armi spuntate pure noi! Abbiamo, invece, il compito di scrutare dentro le vicende ordinarie la visita di Dio! Dobbiamo renderci conto che non sarà così evidente… non ricalcherà i nostri cliché religiosi… Anche ai tempi di Gesù i credenti scrutavano gli eventi per scorgere il Messia ma non l’hanno riconosciuto perchè lo cercavano nei loro stereotipi… Dio ci fa visita in ogni persona che ama, che da la vita, che accoglie, che serve, che sorride, che canta… Lo vediamo Dio? Sì! Seguiamolo! Buona giornata