Nel nostro immaginario c’è l’idea che il Regno di Dio debba essere una realtà perfetta, senza alcuna sbavatura, dove tutti fanno ogni cosa secondo verità e giustizia. In realtà, se ascoltiamo bene le parabole di Gesù sul Regno di Dio, vediamo che in esso convivono il buono e il gramo. Nel Regno di Dio crescono insieme il grano e la zizzania… nel regno di Dio vivono pesci buoni e pesci cattivi… Non cambia il ritornello nel Vangelo di oggi: “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge». Il Regno è la realtà nella quale l’amore di Dio agisce e si spande su ogni creatura, indipendentemente dal modo di
comportarsi di ciascuno! Il mondo in cui viviamo è il Regno di Dio dove Gesù ancora dona la vita fino a morire per la salvezza di ogni uomo! Ovviamente c’è chi accoglie questo amore e c’è chi non lo accoglie… Che differenza c’è tra le cinque vergini sagge e le cinque vergini stolte? Entrambe hanno le lampade… entrambe vanno incontro allo sposo… entrambe camminano con la fiamma accesa… ma solo cinque di esse hanno l’accortezza di prendere la scorta d’olio nel caso si dovesse prolungare
l’attesa. Mi sembra di poter leggere in questa riserva d’olio la pazienza e la perseveranza della fede…
Il Regno di Dio è un’opera che Dio sta portando a compimento: se è una sua promessa non dobbiamo avere il minimo dubbio che la porterà a compimento! Dio è fedele! La stoltezza delle vergini della parabola consiste nel pretendere che Dio segua i loro progetti e le loro tempistiche! Che non appena il Signore tarda non c’è più fiducia nell’opera di Dio! Che grande virtù la capacità di attendere…