«Perché amici miei vi accanite contro di me, come Dio, e non siete mai sazi della mia carne? …Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!». Stiamo leggendo in questi giorni il Libro di Giobbe. Gli amici cercano di aiutare Giobbe a ricercare qualche causa per la quale Dio gli ha mandato le prove che sta vivendo: secondo loro è impossibile che Dio, essendo giusto, abbia permesso tutte le sciagure che sono capitate a Giobbe senza un motivo ben preciso. Giobbe,da parte sua, ha la chiara e nitida certezza di non aver compiuto nulla contro Dio. Sono interessanti le parole dei versetti che ho riportato all’inizio: Giobbe paragona Dio ai suoi amici… il Dio di cui loro parlano è quello della religione! È un Dio che si accanisce contro gli ingiusti, è un Dio pieno d’ira e di sdegno, è un Dio che non da scampo… Poi, però, apre una nuova prospettiva: parla di un Redentore! Si tratta di un Dio personale, conosciuto, sperimentato, vivo, che è tutt’altro rispetto a quello della religione! È un Dio che ha stabilito con lui una relazione e che proprio nella prova mostrerà la sua vittoria! È questo Dio che dobbiamo conoscere… tutta un’altra storia! Buona giornata