A volte ci si chiede che cosa implichi essere cristiani, cosa si debba fare. Forse si fanno voli pindarici e si immagina di dover compiere chissà quale impresa. Invece Gesù, alla fin fine, ha dato delle indicazioni molto pratiche per corrispondere al suo pensiero. Una delle indicazioni è questa che leggiamo nel Vangelo di oggi: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Il bambino, al tempo di Gesù valeva poco più di niente… non c’era la minima considerazione della dignità dell’infanzia. Dire che il bambino è il più grande agli occhi di Dio voleva dire ribaltare completamente i canoni di valutazione del tempo… Oggi, al contrario, sappiamo come i bambini siano idolatrati! Come siano oggetto – lasciatemelo dire – di attenzioni spesso morbose dei genitori… Eppure, come è necessario ribadire la necessità di accogliere i bambini anche oggi… Ci sono un mare di bambini problematici, con caratteri e comportamenti al limite della sopportazione: facilissimo ghettizzarli, spacciarli per irrecuperabili, esiliarli come casi sociali, recluderli dentro percorsi serrati dagli psicologi e dagli assistenti sociali… I bambini sono grandi agli occhi di Dio: hanno semplicemente un bisogno smisurato di essere accolti e amati! Buona giornata