La riduzione della fede ad etica è una delle questioni che più mi inalbera. La fede è lo svelamento della vita nel suo sbocco per il cielo. A che cosa serve l’etica se è una questione meramente terrena? Basta la legge! Con la legge si regolamentano i comportamenti delle persone affichè non confliggano tra di loro… sulle motivazioni che cosa importa? San Paolo è radicale in questa questione: «Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini». Se la fede in Cristo funge come semplice narcotico alle difficoltà della vita è davvero ridicolo! La fede illumina l’aldiqua e l’aldilà dello stesso senso: la vita è una! Sia che viviamo, sia che moriamo, noi siamo di Cristo! Il comportamento buono non è in funzione etica ma esistenziale! Non si tratta di sforzarsi a contenere gli eccessi della natura animalesca dell’uomo ma di vivere in pienezza la nostra identità di figli, creati ad immagine e somiglianza del Figlio! A un credente non deve minimamente interessare se il proprio comportamento risulti etico o meno ma se corrisponde alla divinoumanità di Cristo! Cristo è bagliore di luce che dal giorno del battesimo si staglia sull’eternità! Spettacolo! Questa cosa io la vedo nitida e la contemplo nel mio caro amico don Roberto… tutto è chiaro! Buona giornata