Un brano di Vangelo. oggi, pieno di paradossi. È il racconto della guarigione della figlia della donna siro-fenicia. Da una parte c’è Gesù che sembra totalmente indifferente alle richieste della donna e dall’altra la fede cristallina della donna che è contrapposta alla fede superficiale dei discepoli. È chiaro che Gesù sta mettendo in luce come la fede non sia un privilegio di qualcuno e nemmeno una conquista ottenuta una volta per sempre… la fede è il respiro di dio in ogni persona che attende di essere raccolto! I discepoli devono uscire dalla logia settaria che hanno mutuato dal mondo religioso farisaico e aprirsi alla fame di Dio presente in chi ancora non ne ha avuto l’annuncio! Sarà un cammino lungo: Pietro riuscirà a capire che il vangelo è rivolto ai pagani solo dopo la visione a Giaffa e dopo lo scontro a viso aperto con Paolo… Credo che questo passaggio non sia ancora ben avvenuto nemmeno in noi: è facile dividere le persone in meritevoli e non meritevoli, in buone e cattive, in giuste ed ingiuste… Difficilmente crediamo che anche una sola briciola del pane che mangiamo possa sfamare la fame degli uomini! Che briciole cadono dalle nostre tavole? Che pane mangiamo? Da qui si capiscono molte fatiche del mondo affamato di Dio… Buona domenica