Penso siamo oramai tutti abituati all’espressione più volte ripetuta da papa Francesco “Chiesa in uscita”: è la convinzione che il Vangelo debba risuonare in ogni contesto e situazione. Come non condividere! Il mondo ha un bisogno estremo di buone notizie, di parole che diano speranza, di stimoli per crescere… sembra che tutto sia refrattario a Dio e alla sua Parola ma non è così! Oggi, però, leggiamo un brano di Vangelo che pare suggerire tutt’altra cosa: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele». Matteo mette sulle labbra di Gesù parole restrittive: un Vangelo riservato a pochi, al piccolo resto di Israele… Ha un suo senso: è come se Gesù sottolineasse la necessità che i credenti, gli eletti della prima alleanza, rivisitassero la loro chiamata per dare una risposta più vera ed autentica! E visto che leggiamo noi oggi questa parola è bene che ce la sentiamo rivolta personalmente: noi che abbiamo avuto la grazia del Battesimo siamo sicuri di aver lasciato risuonare con verità e nitidezza la Parola di Dio! Non ne siamo forse diventati padroni, facendone uso a partire dai nostri tornaconti personali? Lasciamoci mettere in discussione… Buona giornata