Ognuno di noi ha delle affinità con certe persone e delle divergenze con altre: oggi si dice che “non c’è feeling”. Mondanamente si è portati ad accondiscendere a queste mozioni del sentimento alimentando stima o antipatia a seconda delle affinità e delle divergenze… Se cerchiamo di leggere questa realtà nella fede ci accorgiamo che ci sono delle ragioni per cui siamo posti gli uni di fronte agli altri nella diversità: è una modalità attraverso la quale Dio ci aiuta a conoscerci e ad uscire da noi stessi! Stare insieme a persone faticose è quanto mai arricchente! Mi hanno fatto pensare questi versetti del libro di Osea: «Hanno creato dei re che io non ho designati; hanno scelto capi a mia insaputa». Questa è l’opera dell’uomo: mettere alla guida della propria vita persone che aggradano, che dicono e fanno quello che si desidera, totalmente inclini a favorire le nostre volontà… Accogliere chi ci mette a capo il Signore può essere più faticoso ma molto più arricchente e lungimirante! A questo proposito vi faccio una confidenza: nei primi tempi del papato di Francesco non nego di aver avuto un po’ di nostalgia di papa Benedetto… perchè lo trovavo più congeniale al mio modo di pensare. Con la consapevolezza che è lo Spirito a guidare la Chiesa ho cercato di ascoltare e accogliere la novità di Bergoglio… devo dire che ho scoperto tutta la ricchezza dell’opera di Dio! Accogliamo chi viene nel nome del Signore… non chi ci piace… apriremo scenari molto più entusiasmanti! Buona giornata