La liturgia della Chiesa è congeniata in maniera tale affinchè ogni cosa abbia il suo inizio e il suo compimento. Ad esempio, nel tempo Pasquale, si leggono passo per passo gli Atti degli Apostoli che narrano il cammino post-pasquale della Chiesa e corrispettivamente il Vangelo di Giovanni che, essendo il più tardivo, è quello che va più a fondo del mistero della persona di Gesù. È con questi testi che la liturgia ci nutre affinché possiamo arrivare a comprendere con più lucidità qual è “la grandezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità” della nostra fede. Oggi leggiamo questi versetti finali del Vangelo di Giovanni: «Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere». È assolutamente vero! Perché? Perché a quanto è accaduto ai discepoli della prima ora dobbiamo aggiungere tutto quanto è accaduto ai discepoli lungo la storia! Anche ciò che è accaduto a noi! Anche l’opera pasquale nella nostra vita è Buona Notizia, Vangelo da raccontare! Avanti, evangelisti, raccontiamo la nostra testimonianza! Buona giornata